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La Newsletter di Barbiana 2040 Letture e approfondimenti
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La polemica sembra dovesse sopirsi con la fine e la festa del Ramadan, invece i toni non solo sono rimasti alti (inutilmente), ma innescando un dibattito intorno e partito, a quel punto, da un potente equivoco di fondo che ne mina ogni possibile via d’uscita sensata: voler conoscere la lingua, voler approfondire le tradizioni, i costumi e i modi di vivere del mondo arabo non significa voler essere o diventare islamici, non significa un percorso di islamizzazione.
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Questo concetto lo spiega molto bene in un suo intervento Gianni Mereghetti, docente di filosofia e storia in un liceo, quando precisa che di questa storia si è scritto e polemizzato senza però essere mai andato i quel liceo per verificare realmente come stavano le cose.
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L’articolo completo di Mereghetti si può leggere qui, ed è un documento importante proprio per come riesce a dare un altro punto di vista rispetto al racconto che si è fatto: integrazione, inclusione, confronto e reciproco rispetto.
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È in questo modo che “si fa inclusione attraverso un rapporto reciproco, in cui come si riceve, come si impara, così si può portare la propria identità. Forse al posto di demonizzare questa esperienza – scrive Mereghetti - la si dovrebbe valorizzare, proprio perché al Bachelet di Abbiategrasso ragazze e ragazzi arabi possono sentirsi protagonisti portando quello che sono ai loro compagni e compagne di scuola”.
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Sarebbe bastato andare al “Bachelet” a vedere, per capire il valore educativo e di inclusione di questa esperienza in cui l’altro è una ricchezza e non qualcuno da cui difendersi o da assorbire negli schemi della scuola.
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LABORATORI
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La scrittura collettiva sviluppa la crescita del pensiero critico
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Nell’era della rivoluzione digitale, la scrittura e con essa lo sviluppo del pensiero critico richiedono la dilatazione della dimensione temporale verso il tempo skolè, per far rinascere la parola come personaggio e come veicolo per condurre gli alunni attraverso il contesto di realtà e la cultura informale che vivono, per farli giungere alla comprensione profonda e alla rielaborazione critica delle conoscenze e della realtà.
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Il percorso del laboratorio che qui presentiamo e sviluppato in una classe prima della scuola primaria, intende far conoscere e sperimentare ai docenti la metodologia e la tecnica della scrittura collettiva della Scuola di Barbiana, come proposta attualizzata e quindi innovativa per il raggiungimento degli obiettivi curricolari e competenze disciplinari e trasversali (soft skill). Il laboratorio con i bambini mira a promuovere: competenze comunicative: ascoltare, comprendere, comunicare; Competenze critiche: affrontare in modo problematico un tema e proporre soluzioni condivise, argomentare; Competenze sociali: lavorare in gruppo, rispettare il punto di vista altrui, ricercare insieme una matrice comune, mettersi in gioco in un lavoro di team. Nel documento che viene proposto, il laboratorio e tutti i suoi passaggi didattici.
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INNOVAZIONE DIDATTICA
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Un nuovo osservatore in classe Entra l'Intelligenza Artificiale
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Potrebbe sembrare un esperimento tanto per provare. Invece si è dimostrato come i riferimenti e l'accesso all'IA, l'Intelligenza artificiale, stiano diventando sempre più frequenti, a "supporto" di professioni di ogni tipo e della loro componente innovativa. E' successo anche nella didattica. Con l'Intelligenza Artificiale ho condiviso il documento finale, scritto in occasione di un incontro in plenaria coi docenti di una scuola primaria e organizzato per la restituzione del laboratorio svolto in una classe prima di scuola primaria. E all’Intelligenza Artificiale, ho chiesto: Cosa ne pensi del laboratorio?
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Le risposte, sotto forma di puntuale considerazione su ogni passaggio del percorso, sono state di estrema profondità di giudizio rispetto al lavoro svolto in classe. E al termine del confronto l’Intelligenza Artificiale ha avanzato anche una proposta, per meglio favorire lo sviluppo e la crescita di questo percorso didattico e di processo di formazione del pensiero critico. È una lettura interessante…
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FORMAZIONE
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Condividere le esperienze migliora l'innovazione didattica
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Voglio dedicare due parole sull’importanza della documentazione generativa che documenta non solo il prodotto, ma il percorso, il processo divenendo così uno strumento fondamentale per generare informazioni, curiosità per portare al cambiamento e diventa formazione in un’ottica di circolazione di “buone pratiche”.
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La mia prospettiva è quella di produrre documentazione generativa che genera informazione: va oltre la semplice registrazione di dati, cercando di produrre effetti positivi e cambiamenti, è formativa, serve come strumento di formazione continua per chi…
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LA RIFLESSIONE
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di Marilena Margon Docente Scuola Primaria "A. Crosara" di Cornedo Vicentino
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Ormai il nostro calendario scolastico è zeppo di Giornate Mondiali che spaziano in ogni ambito dell’essere umano e del nostro pianeta. Giornate che vengono sempre affrontate con entusiasmo dai bambini, un po' perché spezzano la quotidianità e la routine delle lezioni, un po' per il fascino di affrontare argomenti diversi, scoprendo ogni volta, di anno in anno, importanti approfondimenti educativi. Diciamocelo pure, spesso, queste giornate, tuttavia, sono viste dagli insegnanti come un peso; sono tante, talvolta ravvicinate e determinano lo stop alle lezioni programmate e a tutto quello che vorremmo “far entrare nella testa dei nostri alunni”. Ed ecco che ricadiamo nello stesso errore, nel nozionismo puro e semplice, nel pensare che se non imparano a fare bene l’analisi grammaticale o logica sia un fallimento. Non voglio togliere nulla a questi elementi ma, aver memorizzato la declinazione dei verbi, non implica saperla poi esprimere adeguatamente nella verbalizzazione.
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Proprio per questo le “giornate mondiali” dovrebbero essere utilizzate come strumento di dialogo, di discussione, di riflessione e di confronto. Altro aspetto significativo è quello di misurarsi con questioni molto profonde, contenuti attraverso i quali i bambini possono aprirsi a nuove scoperte, a nuovi modi di vedere le cose, a riconoscere i collegamenti tra il passato e l’attualità.
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Tutto ciò mi ha portato a fare una scelta, quella di investire molte ore sull’attualità. Quest’anno la “Giornata della Memoria”, non sarebbe stata una sola giornata, ma un percorso profondo di ricerca e di consapevolezza, perché oggi, più che mai, il tema della guerra e dell’odio razziale sono tristemente “vivi” attorno a noi.
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Il bisogno forte di includere inizia dalla scuola dell'infanzia
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Gli alunni della Scuola dell'Infanzia IC "A. Crosara" di Cornedo Vicentino
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Nella nostra Casetta don Milani abbiamo imparato l'Inclusione
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Gli alunni della classe 2D Scuola Primaria IC "A. Crosara" di Cornedo Vicentino
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Lo sviluppo del pensiero critico l'attualità della scuola di Barbiana
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Gli alunni della classe 4D Scuola Primaria IC "A. Crosara" di Cornedo Vicentino
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Scrittura collettiva, il primo passo per creare testo scientifico
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Lavinia Agosti e gli studenti della 5D Scuola Primaria "A. Crosara" di Cornedo Vicentino
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Sta a noi avere il coraggio di alzare gli occhi alle stelle
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"Sono una studentessa di 16 anni E questa è la scuola che vorrei"
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di Martina studentessa Liceo Villa Greppi (Lecco)
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Riattrezziamoci come docenti per attrezzare i nostri studenti
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di Margherita Ianniello Docente Secondaria Primo Grado
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"Così faccio scrittura collettiva con i ragazzi parto sempre dal loro contesto di realtà"
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Rossella Frandina, docente di Lettere all'istituto Ciliberto di Crotone
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parla di regole e di grammatica della scrittura collettiva con i suoi studenti
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VIAGGIO NEL MANIFESTO di BARBIANA 2040
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Principio di aderenza alla realtà/1
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Ecologia del pensiero/2
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Costruire l'Alfabeto del Noi/3
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La nuova rubrica FERITOIE ovvero "pertugi di sguardi",
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è uno spazio che vuole essere un pertugio aperto per varcare i confini del già conosciuto, del pregiudizio, del cinismo che talvolta, a noi insegnanti, ci fa concludere che ogni nostra fatica risulta vana.
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In seconda battuta FERITOIE vuole conservare il significato letterale di qualcosa che ferisce e turba, così come don Milani percepiva l'arte di educare.
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TESTIMONIANZE
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E' lo spazio di approfondimento della Rete: le "Testimonianze" dei docenti e degli insegnanti delle scuole del Movimento Barbiana 2040 in cui raccontano in brevi video come stanno apprendendo, seguendo e applicando nelle loro classi l'approccio di don Milani e la sua didattica-pedagogia. Ogni intervento può essere seguito nel sito di Barbiana2040.it nella nuova rubrica "Testimonianze" (nella home page o nella barra dei menù) con il titolo "Riflessioni inDocenti". E tutti i laboratori a cui si fa riferimento si possono trovare nella Sezione dedicata "Laboratori", sempre in home page.
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Il video con il racconto di Arianna Gelfi, docente di Lettere al CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) di Lecco
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Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Seconda Parte)
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Il video con il racconto di Cristina Mauri, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole
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Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Prima Parte)
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I DOCUMENTI DELLA RETE
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Manifesto del Movimento della Rete nazionale di Scuole Barbiana 2040
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Archivio delle Newsletter di Barbiana 2040
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Nella Newsletter vengono condivisi i materiali pedagogici e educativi di approfondimento e di analisi del modello di scuola ispirato dall'esempio di scuola di don Milani a Barbiana.
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Se anche tu l'hai trovata interessante e utile per il tuo lavoro condividila con i tuoi colleghi.
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La prossima sarà ancora migliore.
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Movimento Barbiana 2040
Rete nazionale
di Scuole
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www.barbiana2040.it
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