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La Newsletter di Barbiana 2040
Letture e approfondimenti

L'immagine di oggi

La sintesi forse più efficace su come stanno i giovani oggi, su come si sentono considerati e su quale sia esattamente la loro condizione è arrivata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo ha detto uscendo perfino al solito alfabeto felpato per ribadire (visto che non era la prima volta) che “troppo spesso il nostro paese disconosce le attese delle nuove generazioni e le fa sentire fuori posto”.
Ecco, è questa la questione centrale: quella del posto dei giovani. Il nuovo Rapporto Toniolo sulla condizione dei giovani è esplicito. A confronto con i coetanei degli altri paesi li troviamo più nella casa dei genitori, meno nei percorsi di formazione più avanzata, meno nei luoghi di lavoro e allinterno dei processi di sviluppo, meno nel ruolo di genitori, di conseguenza fisicamente anche sempre meno in Italia. Lo spazio civico e di azione, fra casa e confini del paese, è sempre più impoverito dalla presenza innovativa, produttiva e generativa delle nuove generazioni.
La sintesi fotografica del nuovo Rapporto sulla condizione giovanile in Italia, con un ultimo recente focus sulla Lombardia, è quindi questa: siamo il paese con il maggiore squilibrio generazionale. E in più, le difficoltà dei giovani nella transizione scuola-lavoro rallentano quella alla vita adulta. La fragilità dei singoli, i grandi mutamenti in atto, i limiti delle politiche pubbliche aumentano il rischio di polarizzazione tra coloro che sono capaci di cogliere nuove opportunità e altri che scivolano verso i margini, aumentando disugualglianza ed esclusione non solo sociale.
Per questo, è il monito del Rapporto, servono spazi per esperienze che incoraggino i giovani a sperimentarsi positivamente come soggetti capaci di generare senso e valore nel loro essere e fare nel mondo. E allora, quanto l’Italia è un paese per giovani?
Ha risposto Alessandro Rosina, professore di Demografia e Statistica Sociale alla Cattolica: «Da un lato le attenzioni e le parole spese per i giovani fanno capire alle nuove generazioni che c’è unattenzione nei loro confronti, dallaltro li fanno sentire “fuori posto” e questo conferma che rimane debole e inadeguata la capacità del sistema paese di renderle parte attiva e qualificata (non solo come spinta ma anche come indirizzo) nei processi di cambiamento sociale e di sviluppo economico».
Il testo integrale del Rapporto 2024 sulla condizione dei Giovani in Lombardia si può scaricare qui

TERZO CONVEGNO NAZIONALE
DELLA RETE BARBIANA 2040

"La pedagogia dell'emancipazione. Don Milani in dialogo con Montessori e Freire".
E' il tema di fondo che il Movimento della Rete nazionale di Scuole "Barbiana 2040" ha scelto di attualizzare in un confronto fra docenti, insegnanti, formatori ed esperti nel corso del terzo appuntamento nazionale della Rete.
Il convegno si terrà a Città di Castello, sabato 22 giugno, nelle sale della storica e autorevole Villa Montesca, sede della Fondazione Hallgarten-Franchetti e Centro Studi, dove nel 1909 Maria Montessori organizzò un seminario che diede vita alla prima pubblicazione del metodo di pedagogia scientifica, universalmente noto come il "Metodo Montessori".
In contnuità con questa tradizione di innovazione nel campo dell’istruzione e della didattica, la Rete Barbiana 2040 ha felicemente accolto l'invito delle scuole dell'area centrale d'Italia di tenere in Umbria il terzo convegno nazionale del movimento, proseguendo così il suo viaggio nelle scuole della Rete. Continua, infatti, anche con questa occasione di approfondimenti oltre che con i laboratori didattici e lo scambio di attività formative, la stretta relazione fra ricerca e formazione dei docenti e delle scuole del progetto Barbiana 2040.
Il programma della giornata di studi è intenso. Prevede in particolare, dopo l'introduzione e l'intervento d'apertura dei lavori di Rita Fumagalli, professoressa e dirigente della scuola capofila della Rete Barbiana 2040, della relazione di Fabrizio Boldrini, Direttore della Fondazione Villa Montesca, di Alessia Bartolini, professoressa di Pedagogia familiare e interculturale all'università di Perugia, e di Maria Folomia, docente di Letteratura per l'Infanzia all'Università di Perugia. Interverrà, in collegamento da Cosenza, Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell'Antimafia all'Università della Calabria.
Il pomeriggio sarà dedicato alla formazione con attività di laboratorio. Saranno introdotte a cura di Edoardo Martinelli e si svolgeranno in sei gruppi di lavoro guidati dai docenti formatori della Rete Barbiana 2040. Le tematiche si svilupperanno lungo la traccia: “Scrittura collettiva come sintesi del processo di apprendimento”.
Qui sotto trovate e potete scaricare il programma completo e dettagliato.
Segue anche una seconda locandina con gli indirizzi utili e i link, per chi ne avesse desiderio, per le pronotazioni e il soggiorno nelle strutture ricettive di Città di Castello.
Qui per scaricare il programma integrale dei lavori
Qui sotto la locandina con gli inidirizzi delle strutture ricettive.
Per scaricare la locandina e fruire dei link di contatto cliccare sull'immagine oppure qui

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SCRITTURA COLLETTIVA

La "storia della nostra storia":
il libro nato dai nostri fogliolini

di Luisa Pozzi

La maestra e collega Elide mi ha chieso di raccontare e condividere con questa newsletter la "storia della nostra storia". E' il racconto di un lavoro fatto in classe con i bambini, attraverso confronti, dibattiti, la stesura di fogliolini e un processo di scrittura collettiva: ne è nato un libro, che oggi vi presentiamo. Troverete in fondo all'articolo, nel sito, il libro integrale e un breve dossier dei fogliolini scritti dagli alunni.

Tutto è cominciato per colpa delle tende. La nostra scuola è bellissima, tutta nuova ma ... non ha le tende. Questo a volte ci causa un po’ di disagio perché abbiamo una intera parete a vetri e, la mattina presto, il sole negli occhi può essere molto molesto. Per questo motivo ho sollecitato la mia classe, i germogli, una prima (23 bambini, 11 di origine straniera, due anticipatari, uno certificato), a trovare una soluzione. Abbiamo appeso dei pannelli di carta ma erano tristissimi: dovevamo dipingerli, ma dipingerli come?...
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LABORATORI DIDATTICI

Coltivare il pensiero critico
in cinque proposte didattiche

di Elena Bagini

Il laboratorio, realizzato con gli alunni della classe 3B della scuola primaria di Sorisole, è un esempio di come l’educazione possa essere arricchita attraverso l’attenzione al linguaggio e al pensiero critico. “Una parola al centro – Educare alla parola per coltivare il pensiero critico - è il testo, in scrittura collettiva prodotto dagli alunni. Il libro contiene cinque proposte didattiche che prendono avvio dall’analisi del linguaggio ordinario, da parole vicine alla quotidianità degli alunni per sviluppare, cammin facendo, capacità di ragionamento e argomentazione. Da tempo la scuola registra un aumento dell’impoverimento linguistico degli studenti dovuto a una complessità di fattori. Questa criticità comporta una difficoltà nel saper ragionare e nel saper esercitare un pensiero critico autonomo. La metodologia didattica proposta è un’occasione...
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Qui per scaricare direttamente il lavoro completo

SCRITTURA COLLETTIVA

La Pace per riflettere, un tema
al centro della scrittura collettiva

di Giulia Costanzo

In questi giorni a scuola stiamo parlando molto di pace. Perciò ci siamo chiesti: cos’è per noi la pace? Così abbiamo cercato di capire che cosa succede nel mondo. Durante le nostre discussioni ci siamo soffermati sul significato della parola “pace” che significa fratellanza, amore, vivere in libertà, non fare differenze ed essere tutti amici. Ma in questi giorni stiamo parlando soprattutto della guerra che è scoppiata il 7 ottobre fra Israeliani e Palestinesi. Questo argomento ci sta interessando molto e ci fa riflettere sulle persone che vengono uccise e soffrono. Così ci sono tornate in mente le riflessioni di don Milani nel libro L’obbedienza non è più una virtù. Proprio l’anno scorso in occasione del centenario della nascita del Priore abbiamo letto il libro Don Milani una vita per i ragazzi di Fulvia degl’Innocenti e abbiamo ragionato molto sulla critica alla guerra e su cosa vuol dire «obiezione di coscienza». Questo che presentiamo è il nostro lavoro di scrittura collettiva. E noi siamo gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria del Plesso di San Teodoro di Lamezia Terme.
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Cooperare alla Caccia al Tesoro
per apprendere e scrivere insieme

di Giulia Costanzo e Francesca Mazzei

Quest’anno, in quinta ci siamo inventate una modalità tutta nuova di verificare abilità sociali e competenze disciplinari. Come? Organizzando una Caccia al tesoro!
Attraverso la risoluzione di particolari prove riguardanti le discipline di italiano, matematica, inglese, storia e indizi da trovare, i bambini sono stati spinti a ricomporre una frase importante per loro e per la crescita scolastica. Solo dopo questa “scrittura collettiva” raggiungeranno il TESORO contenuto in un forziere. È stato un esperimento efficace, in un momento in cui i bambini, che fanno sempre più fatica a capire ciò che provano e a esprimersi anche con la scrittura, hanno bisogno di fermarsi e riflettere in un mondo vertiginoso e supertecnologico.
Ecco il processo che abbiamo seguito e il lavoro finale prodotto dagli alunni.
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LABORATORI

Scavare nelle tante attitudini
per scoprire la propria identità

di Rosaria Di Gaetano

Celebrare la giornata delle attitudini può trasformarsi in un ottimo laboratorio per scoprire le proprie competenze. E portare in superficie la propria identità. E allora, può rifondare la pedagogia profetica per scrutare e recuperare ciò cui i nostri alunni aspirano tra le fatiche quotidiane che evadono, può incidere sul percorso di Orientamento delle Scelte alla fine del triennio, all’interno delle attività fino ad ora proposte per facilitare la loro iscrizione alla scuola superiore. Potrebbe anche generare quel tempo disteso che trascina alla consapevolezza, ai saperi e alle competenze vivendo il tempo-scuola, come tempo Skolè-liberato nella proposta di un apprendimento che sa rendere tutti protagonisti.
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Creare mappe viventi
intercetta gli obiettivi curriculari

di Rosaria Di Gaetano

La pedagogia dell’aderenza preme, soprattutto quando ci si trova davanti a ragazzi “diversamente attenti”. Il principio d’infedeltà turba e sollecita. In altre parole, preme imperioso l’imperativo educativo, la necessità di educare, ovvero di riuscire ad estrarre dal buon tesoro delle menti e dei cuori modalità diversificate, che creino nuovi e inesplorati stili cognitivi capaci di concorrere al raggiungimento di obiettivi curricolari utili per vivere, anzi per esistere, se la scuola avesse ancora la prerogativa di restituire i ragazzi alla bellezza della scoperta della propria identità.
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L'ANALISI

Riscrivere le Indicazioni nazionali
Una scelta che stupisce e inquieta

Proponiamo e condividiamo una breve riflessione dell'associazione Proteo Fare Sapere Bergamo, sulle novità in arrivo relative alle Indicazioni Nazionali. Un'analisi che parte dalla considerazione secondo cui la scelta del ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara di mettere mano alle Indicazioni Nazionali non solo stupisce, ma inquieta non poco. La polemica sui dinosauri pare solo un espediente che rivela, per altro, scarsa conoscenza del testo del 2012 che si vorrebbe sostituire e mancanza del senso del ridicolo. L’intento vero e l’ossessione vera del ministro e del suo staff siano ideologiche e identitarie: non c’è solo l’intenzione di riscrivere le Indicazioni Nazionali ma la volontà di cambiare radicalmente il cuore del fare scuola, quello fondato sulle esperienze di integrazione di Maria Montessori e Alberto Manzi, sull’attivismo democratico e antifascista di Lodi, Milani, Ciari e sulla visione interculturale di Edgar Morin...
Leggi qui il documento integrale

LA RIFLESSIONE

Ma chi sono i bambini oggi?
Chi sono per loro e chi per noi?

di Mattia Perico

«Ci sarà un giorno una Giornata mondiale per i bambini?» La domandal'aveva rivolta al Papa proprio un bambino, Alessandro di 9 anni, facendosi spazio tra alcuni giovani in dialogo con Papa Francesco alla vigilia della scorsa Giornata Mondiale della Gioventù. «Sarebbe bello, mi piacerebbe tanto», aveva risposto il Papa. «Ci penserò e vedrò come farla», soggiunse. E la sua risposta non si è fatta attendere molto... Lo scorso 8 dicembre, aveva infatti annunciato che il prossimo 25 e 26 maggio si sarebbe celebrata la prima Giornata mondiale dei bambini (qui per ulteriori approfondimenti).
Se qualcuno vuole cogliere in profondità l’essenza della proposta, potrebbe diventare l’occasione per raccogliere i valori umani che ogni piccolo e piccola desidera porgere all’adulto, aprendogli una strada che lo porta alla realizzazione di sé nell’incontro quotidiano con l’altro.
Altri link utili:
25-26 maggio - Prima Giornata Mondiale dei Bambini promossa da Papa Francesco - Diocesi di Bergamo (diocesibg.it)
Il programma della prima giornata mondiale dei bambini
Santissima Trinità – Santa Messa - Attività del Santo Padre Francesco | Vatican.va
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L'EVENTO

Nuovo importante convegno sul tema dell'antimafia, un'occasione ulteriore per approfondire la lotta contro la criminalità organizzata. L'evento, ospitato nell'istituto superiore Ciiberto di Crotone, scuola aderente alla Rete di Scuole Barbiana 2040, prevede la partecipazione di giudici, docenti e giornalisti tutti impegnati quotidianamente in prima linea contro le mafie. Durante il convegno, è previsto l'intervento degli studenti del Ciliberto, guidati dalla professoressa Rossella Frandina, per discutere e proporre riflessioni e testimonianze profonde. Un nuovo incontro e momento di presa di coscienza, promuovendo la cultura della legalità e dell'impegno civile.
Chi volesse seguire i lavori in diretta può collegarsi a questo link di Youtube, domani 22 maggio, dalle ore 10.00.
Per la diretta cliccare qui


L'EVENTO A BARBIANA

Vicchio, torna la Marcia a Barbiana
per il centenario per don Milani

Domenica 26 maggio 2024 si svolgerà a Vicchio la XXIII edizione della Marcia a Barbiana, a conclusione del Centenario della nascita di Don Lorenzo Milani.

Il titolo scelto per questa edizione è “Don Milani per i giovani. La sua testimonianza ispirata al Vangelo e alla Costituzione”, e prende spunto dal questo passo di “Lettera ai giudici”: “In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate… avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”.

Scrittura collettiva,
un alto processo di cooperazione

di Elena Bagini

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La sorpresa della scoperta
Quanta serendipità
cogliamo nelle nostre classi?

di Elena Bagini

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Io, studentessa: come passare
dalla teoria alla pratica?

di Irene Gelai

Studentessa tirocinante
Università di Padova

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Un nuovo osservatore in classe
Entra l'Intelligenza Artificiale

a cura di Elena Bagini
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VIAGGIO NEL MANIFESTO
di BARBIANA 2040

di Rosaria Di Gaetano

Principio di aderenza alla realtà/1

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Ecologia del pensiero/2

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Costruire l'Alfabeto del Noi/3

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La nuova rubrica FERITOIE ovvero "pertugi di sguardi",
è uno spazio che vuole essere un pertugio aperto per varcare i confini del già conosciuto, del pregiudizio, del cinismo che talvolta, a noi insegnanti, ci fa concludere che ogni nostra fatica risulta vana.
In seconda battuta FERITOIE vuole conservare il significato letterale di qualcosa che ferisce e turba, così come don Milani percepiva l'arte di educare.

TESTIMONIANZE

E' lo spazio di approfondimento della Rete: le "Testimonianze" dei docenti e degli insegnanti delle scuole del Movimento Barbiana 2040 in cui raccontano in brevi video come stanno apprendendo, seguendo e applicando nelle loro classi l'approccio di don Milani e la sua didattica-pedagogia.
Ogni intervento può essere seguito nel sito di Barbiana2040.it nella nuova rubrica "Testimonianze" (nella home page o nella barra dei menù) con il titolo "Riflessioni inDocenti". E tutti i laboratori a cui si fa riferimento si possono trovare nella Sezione dedicata "Laboratori", sempre in home page.
Il video con il racconto di Arianna Gelfi, docente di Lettere al CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) di Lecco
Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Seconda Parte)
Il video con il racconto di Cristina Mauri, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole
Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Prima Parte)

I DOCUMENTI DELLA RETE

Manifesto del Movimento
della Rete nazionale
di Scuole
Barbiana 2040

Archivio delle Newsletter
di Barbiana 2040

Nella Newsletter vengono condivisi i materiali pedagogici e educativi di approfondimento e di analisi del modello di scuola ispirato dall'esempio di scuola di don Milani a Barbiana.


Se anche tu l'hai trovata interessante e utile per il tuo lavoro condividila con i tuoi colleghi.

La prossima sarà ancora migliore.

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