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«Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell'Interno, trovandone condivisione, che l'autorevolezza delle Forze dell'Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».
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E' la nota del Quirinale, poche righe, categoriche. Le immagini di sabato scorso, i ragazzini colpiti con manganelli dagli agenti di polizia a Pisa hanno scosso il presidente Sergio Mattarella che, con una mossa irrituale, ha chiamato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, per fargli presente che «con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento», ma che sarebbe opportuno anche saper distinguere ragazzini in protesta da pericolosi facinorosi. Una presa di posizione netta che in molti osservatori del Colle hanno letto come ulteriore pensiero di preoccupazione da parte di Mattarella, una tensione che rispecchia un disegno di prospettiva capace di guardare sempre al prossimo futuro e mai solo al contingente. Manifestare il proprio pensiero, nell’esercizio del diritto di parola, è uno dei principi che anche il Movimento Barbiana 2040 difende e promuove senza esitazione. A comiciare dalla scuola. La lezione e l'insegnamento di don Milani in questo senso non ammettono passi indietro o cedimenti di fronte a diritti calpestati, ingiustizie, discriminazioni, atti di emarginazione: era questa la sua profonda pedagogia della libertà. Don Milani ha sempre chiesto ai suoi ragazzi di “non farsi vincere dalla tentazione della rinuncia, dell’indifferenza”. Lo ha ricordato lo stesso Mattarella, in visita a Barbiana lo scorso maggio: don Milani “cercava di instaurare l’abitudine a osservare le cose del mondo con spirito critico. Senza sottrarsi mai al confronto, senza pretendere di mettere a tacere qualcuno, tanto meno un libro o la sua presentazione. Ma invitava a saper discernere. Quel primato della coscienza responsabile, che spinse don Milani a rivolgere una lettera ai cappellani militari, dal titolo “l’obbedienza non è più una virtù”.
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L'INTERVISTA E L'ANALISI
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"La vera emergenza della scuola Tornare padroni della parola"
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«I problemi si sono moltiplicati, i carichi di lavoro anche, ma non dobbiamo mai dimenticarci questo: l’insegnamento ti mette a contatto costante con il futuro vivente”. Parte da questo richiamo forte l’intervista che Rita Fumagalli, professoressa di Lettere, dirigente dell’IC di Sorisole, e alla guida con la sua scuola del Progetto pedagogico, Movimento e Rete di scuole Barbiana 2040, ha rilasciato al quotidiano L’Eco di Bergamo.
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Occasione per un’analisi dentro la scuola, nel nostro tempo, e con uno sguardo al futuro, in cui si invoca maggiore umanesimo da contrapporre al “tecnicismo” che l’era digitale ha inevitabilmente portato. E forse ci ha trovati anche poco attrezzati per affrontarlo.
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Ma Rita Fumagalli va ben oltre nelle sue parole: la nostra professione di insegnanti è un cuore che richiede una dimensione vocazionale importante. Basta con i docenti compilatore di piattaforme con sempre meno tempo per stare con i ragazzi. Alunni con sempre maggiori disabilità, e che porta ogni medicalizzazione della difficoltà di apprendimento a diventare un disturbo, una sindrome.
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E allora “la sfida è stata questa – rilancia Rita Fumagalli -: abbiamo attinto dall’insegnamento di don Lorenzo Milani il valore della parola come la chiave fatata che apre ogni porta, come diceva lui” perché attraverso la padronanza della parola “la persona recupera la possibilità di esprimere i propri pensieri, le proprie istanze e quindi comprende quanto gli accade intorno, quindi la capacità di fare scelte”. Si parla di emergenza nelle competenze Stem, ma “la vera emergenza è la lingua italiana – sottolinea Fumgalli -, la padronanza di una lingua italiana in grado di esprimere un pensiero logico e quindi la connessione tra parola, pensiero e identità. Questo dentro la scuola è fondamentale, ecco quindi la proposta di un percorso che noi chiamiamo laboratorio di scrittura collettiva».
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SCARICA E LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA AL LINK QUI SOTTO
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LA RIFORMA DEI VOTI
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Valutazione, via alle petizioni "Stop al colpo di mano"
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Il problema ha iniziato a porsi un anno fa, quando il ministro e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, aprendo la pagella di sua figlia, ha detto che "non era in grado di capire la valutazione ricevuta". Da qui, oggi, l'emendamento al disegno di legge sul voto di comportamento nella scuola secondaria introduce una modifica importante al modello di valutazione in vigore oggi nella scuola primaria dopo la “riforma” del 2020, cioé solo tre anni fa. L’emendamento è presentato dal Governo e, a meno di imprevisti dell’ultima ora, verrà sicuramente accolto. Ma che cosa prevede la disposizione? Che “a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito”. Nel link qui sotto i documenti che accompagnano le petizioni contro la nuova riforma, iniziative che hanno già raccolto migliaia di firme fra insegnanti, docenti, pedagogisti, ma anche fra attor e altre categorie. L'obiettivo è aprire almeno un confronto con il governo.
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SCRITTURA COLLETTIVA
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Intervista collettiva a Lelia Tasso "Se la vittoria viene dalla testa"
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Gli studenti della 3° B - Sorisole
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La scrittura può trasformarsi in un lavoro pienamente collettivo anche se il progetto è tipicamente individuale come un’intervista. È questo ciò che è stato realizzato, seguendo proprio i criteri della tecnica della scrittura collettiva in un laboratorio del giovedì pomeriggio nella classe media 3° B dell’Istituto di Sorisole. Un progetto giornalistico sviluppato come intervista collettiva: da una parte a fare le domande gli studenti, dall’altra a rispondere alle molte curiosità emerse, Lelia Tasso, la giovane campionessa bergamasca nella specialità downhill ed enduro di bike. Con una curiosità in più: la stessa Lelia è stata studentessa dello stesso istituto scolastico di Sorisole.
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Il laboratorio degli studenti, in classe, è stato condotto sotto la guida della professoressa Rosaria Di Gaetano e dal professore Pasquale Lucchese, giornalista pubblicista, già addetto stampa per una squadra di calcio di Casoria, e alla direzione per un paio di anni della testata online Campaniagol.
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Qui sotto, il link, al processo e al testo dell’intervista.
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I DOCUMENTI E LA STORIA
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Lettera appello di Paolo Landi: Il miracolo dell'assegno di Paolo VI
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di Paolo Landi Allievo di don Milani a Barbiana
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“Non si può rimuovere dalla storia l’intervento di Papa Paolo VI in favore di don Milani”. Con questa frase Paolo Landi, allievo di don Milani alla scuola di Barbiana, lancia alle istituzioni ecclesistiche, fino al Vaticano di verificare se nei propri archivi non ci siano documenti in merito all’intervento di Paolo VI, e, nel caso, di renderli consultabili agli studiosi. Paolo Lando fa questo appello partendo da un dato di fatto: all’indomani della visita di Papa Francesco a Barbiana nel 2017, visita che ha dato a Don Milani il riconoscimento al suo apostolato che la Curia Fiorentina gli aveva negato, sono numerosi i gruppi parrocchiali che da tutta Italia si recano a Barbiana, come numerose sono le iniziative sul Centenario organizzate dalle diocesi e dalle parrocchie. Positiva è stata quindi l'iniziativa del Cardinale Betori di organizzare a Firenze, con il Comitato, il seminario sulla pastorale di don Milani e i rapporti tra don Lorenzo e la Curia fiorentina.
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Tra qualche anno i testimoni che hanno vissuto quell'esperienza non ci saranno più, e questa parte di storia rischia di restare una pagina bianca. “Per questo chiedo – è l’appello di pallo Landi - alla Presidenza del convegno e alle tre Associazioni Milaniane (Fondazione, Istituzione, Gruppo S. Donato) che questa nota sia inserita fra gli atti del convegno a testimonianza di un “evento” rilevante sulla vita e sulla pastorale di don Milani, con la speranza che venga ripreso e approfondito in un prossimo futuro.
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S'impara a scrivere solo scrivendo: collettiva, creativa, collaborativa
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Praticare giustizia sociale significa non escludere nessuno
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"Imparare a imparare" come percorso di consapevolezza
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Come ti presento una storia Sei passi segreti per catturarli
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Percorsi di scrittura collettiva Due "non metodi" a confronto
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VIAGGIO NEL MANIFESTO di BARBIANA 2040
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Principio di aderenza alla realtà/1
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Ecologia del pensiero/2
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Costruire l'Alfabeto del Noi/3
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La nuova rubrica FERITOIE ovvero "pertugi di sguardi",
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è uno spazio che vuole essere un pertugio aperto per varcare i confini del già conosciuto, del pregiudizio, del cinismo che talvolta, a noi insegnanti, ci fa concludere che ogni nostra fatica risulta vana.
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In seconda battuta FERITOIE vuole conservare il significato letterale di qualcosa che ferisce e turba, così come don Milani percepiva l'arte di educare.
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Al buio
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Forse sarebbe bene iniziare a pensare che è dalla periferia che si deve guardare per progettare, là dove le domande sono più urgenti e dove si svela l’essenziale, che getta luce sul generale. La scuola in carcere è una scuola senza: senza libri, senza regole, senza continuità, senza soldi, senza genitori, senza attenzione. Un giorno siamo pure rimasti senza luce, chiusi dentro nella penombra della stanza colloqui per una buona mezz’ora. Dopo una risata isterica mi è uscito: “Oggi siamo senza niente, per fortuna che almeno ci siete voi!”.
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Eccolo l’essenziale di ogni scuola, la luce nel buio: la relazione.
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TESTIMONIANZE
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E' lo spazio di approfondimento della Rete: le "Testimonianze" dei docenti e degli insegnanti delle scuole del Movimento Barbiana 2040 in cui raccontano in brevi video come stanno apprendendo, seguendo e applicando nelle loro classi l'approccio di don Milani e la sua didattica-pedagogia. Ogni intervento può essere seguito nel sito di Barbiana2040.it nella nuova rubrica "Testimonianze" (nella home page o nella barra dei menù) con il titolo "Riflessioni inDocenti". E tutti i laboratori a cui si fa riferimento si possono trovare nella Sezione dedicata "Laboratori", sempre in home page.
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Il video con il racconto di Arianna Gelfi, docente di Lettere al CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) di Lecco
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Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Seconda Parte)
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Il video con il racconto di Cristina Mauri, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole
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Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Prima Parte)
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I DOCUMENTI DELLA RETE
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Manifesto del Movimento della Rete nazionale di Scuole Barbiana 2040
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Archivio delle Newsletter di Barbiana 2040
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Nella Newsletter vengono condivisi i materiali pedagogici e educativi di approfondimento e di analisi del modello di scuola ispirato dall'esempio di scuola di don Milani a Barbiana.
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Se anche tu l'hai trovata interessante e utile per il tuo lavoro condividila con i tuoi colleghi.
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La prossima sarà ancora migliore.
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Movimento Barbiana 2040
Rete nazionale
di Scuole
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www.barbiana2040.it
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