|
|
|
È questo, di seguito, il testo di una lettera inviata a un sito online specializzato
|
l'insegnante è Francesca Di Mare, alle prese,
|
fino all’altra sera, con la preparazione
|
del concorso per passare di “ruolo”,
|
prova in programma da domani 13 al 19 marzo.
|
Significative le sue riflessioni. Eccole.
|
|
Negli ultimi giorni ho smesso di studiare per il “concorso scuola”. Non voglio vincere facile, sia chiaro, ma mi sembra tutto così inverosimile. Siamo tanti, siamo troppi a vivere una condizione di precariato che ci umilia, ci mortifica, ci rende inetti di fronte ad una situazione che vedo sempre più in salita. Il nostro percorso per ottenere il “ruolo” a scuola mi ricorda il mito di Sisifo: portiamo il masso fino in cima, solo per vederlo rotolare giù e poi riportarlo in cima, costretti a ricominciare un ciclo senza fine. Programmi di studio vaghi ed indefiniti, come la poetica leopardiana…lontani, ignoti. Domande astruse e lambiccate a volte, altre che sembrano essere neologismi metasemantici, composti da un insieme casuale di parole sia reali che inesistenti, più comunemente definiti come “supercazzole”. Ieri sera, presa da un esaurimento nervoso, ho provato a fare un test dando le risposte a “casaccio”, senza neanche leggere le domande…Risultato? 70/100: PROVA SUPERATA! Ho pensato: “Quindi ai fini dell’ottenimento del ruolo a cosa serve studiare?”. Fate le vostre logiche deduzioni. Amo studiare per cultura personale, ho sempre avuto sete di sapere…studiare è uno dei fondamenti della mia vita, ma così onestamente la voglia mi passa. Davvero vogliamo tutto ciò? Vogliamo davvero piegarci a questo sistema? Quale altra categoria di lavoratori vive la nostra condizione? È giusto? Lo so, risulto essere un po’ esagerata e paranoica, e a volte mi domando se sia io a fare una tragicommedia nella mia testa o se la mia riflessione, probabilmente, sia quella di tanti. Dovremmo imparare a mettere in pratica tutto ciò che stiamo studiando in materia di psico-pedagogia, tra cui la metacognizione… Autoriflessività sul fenomeno cognitivo: il pensiero sul pensiero. Riflettiamo.
|
|
|
FORMAZIONE E UNIVERSITA'
|
|
Pratiche dialogiche e scrittura collettiva l'alleanza cresce in Università
|
di Elide Panzeri e Arianna Gelfi
|
|
Aula 2, edificio 7, Università Bicocca. Giovedì 7 marzo 2024. Platea impegnativa sia per il numero, 300 studenti-docenti di sostegno del corso TFA, sia per la composizione: un corpo docenti maturo (molti insegnano da tempo) e forse un po’ arrabbiato (è una mia sensazione). Sicuramente stanco, per ovvii e comprensibili motivi, tra i quali il ruolo dato all’insegnante di sostegno e, non ultimo, le tre ore di corso alla fine di un’intensa giornata scolastica.
|
Gianni Trezzi lo sa e per questo inizia come sempre l’incontro con 5 minuti di rilassamento: oggi invita tutti a volare, a librarsi liberi nell’aria pura di un paesaggio lontano mille miglia da questa aulona universitaria. La routine continua poi con la lettura di un nuovo capitolo di Nati due volte il romanzo di Giuseppe Pontiggia: l’incomunicabilità tra l’istituzione scuola e i bisogni di un genitore di un figlio disabile. Ottima introduzione alle pratiche dialogiche.
|
“A scuola si può parlare una lingua franca educativa. Le pratiche dialogiche sono uno strumento per comunicare in modo efficace e per aiutare a dialogare nell’ambiente scolastico particolarmente complesso e a legami deboli”.
|
|
|
|
LABORATORIO E FORMAZIONE
|
|
Accordo, la parola magica
al centro della scrittura collettiva
|
|
La parola al centro di questo nuovo laboratorio è: Accordo. Parola immersiva, con la quale decido di applicare, come avvio del laboratorio, la metodologia Paths per Parole.
|
Accordo, quindi, è questa la parola su cui lavoriamo. E decidiamo di partire dal significato musicale di accordo. Chiunque abbia provato a suonare la chitarra avrà cercato di imparare gli accordi di qualche canzone. Cosa significa suonare un accordo? Significa semplicemente suonare più note in contemporanea. Nella chitarra cambiando la posizione delle dita sulle sei corde si ottengono accordi diversi. Analogamente in un pianoforte basta schiacciare simultaneamente tasti diversi.
|
Tutti gli accordi sono alla base dell’armonia. E l’idea di base è appunto che la melodia possa essere arricchita attraverso l’utilizzo di accordi, che, sostenendola, le donassero una “densità sonora” ricca ed accattivante. A questo punto approfondiamo passando dalla etimologia della parola: Accordo s.m. [der.di accordare]. -1 Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose… Il laboratorio prosegue così…
|
|
|
|
RIFLESSIONE
|
|
La GenZ dice di noi... sulla fragilità degli adulti
|
|
Una serie di riflessioni e considerazioni espresse da giovani della cosiddetta GenZ, ragazzi nati tra il 1995 e il 2012, e tratte come spunti dall'ultimo libro dello psicologo e psicoterapeuta, Matteo Lancini, un testo dedicato e di approfondimento verso la condizione di ragazzi in un tempo in cui domina la fragilità degli adulti. Ecco una serie di considerazioni, elaborate dal punto di vista dei ragazzi, e raccolte dalla professoressa Rosaria Di Gaetano.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
E' cultura informale o Cultura la C maiuscola?
|
|
|
|
"La vera emergenza della scuola Tornare padroni della parola"
|
|
|
|
S'impara a scrivere solo scrivendo: collettiva, creativa, collaborativa
|
|
|
|
"Imparare a imparare" come percorso di consapevolezza
|
|
|
|
|
VIAGGIO NEL MANIFESTO di BARBIANA 2040
|
|
|
Principio di aderenza alla realtà/1
|
|
Ecologia del pensiero/2
|
|
Costruire l'Alfabeto del Noi/3
|
|
|
|
|
|
|
La nuova rubrica FERITOIE ovvero "pertugi di sguardi",
|
è uno spazio che vuole essere un pertugio aperto per varcare i confini del già conosciuto, del pregiudizio, del cinismo che talvolta, a noi insegnanti, ci fa concludere che ogni nostra fatica risulta vana.
|
In seconda battuta FERITOIE vuole conservare il significato letterale di qualcosa che ferisce e turba, così come don Milani percepiva l'arte di educare.
|
|
|
Al buio
|
|
|
|
Forse sarebbe bene iniziare a pensare che è dalla periferia che si deve guardare per progettare, là dove le domande sono più urgenti e dove si svela l’essenziale, che getta luce sul generale. La scuola in carcere è una scuola senza: senza libri, senza regole, senza continuità, senza soldi, senza genitori, senza attenzione. Un giorno siamo pure rimasti senza luce, chiusi dentro nella penombra della stanza colloqui per una buona mezz’ora. Dopo una risata isterica mi è uscito: “Oggi siamo senza niente, per fortuna che almeno ci siete voi!”.
|
Eccolo l’essenziale di ogni scuola, la luce nel buio: la relazione.
|
|
|
|
|
TESTIMONIANZE
|
E' lo spazio di approfondimento della Rete: le "Testimonianze" dei docenti e degli insegnanti delle scuole del Movimento Barbiana 2040 in cui raccontano in brevi video come stanno apprendendo, seguendo e applicando nelle loro classi l'approccio di don Milani e la sua didattica-pedagogia. Ogni intervento può essere seguito nel sito di Barbiana2040.it nella nuova rubrica "Testimonianze" (nella home page o nella barra dei menù) con il titolo "Riflessioni inDocenti". E tutti i laboratori a cui si fa riferimento si possono trovare nella Sezione dedicata "Laboratori", sempre in home page.
|
|
|
|
|
Il video con il racconto di Arianna Gelfi, docente di Lettere al CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) di Lecco
|
|
|
Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Seconda Parte)
|
|
|
Il video con il racconto di Cristina Mauri, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole
|
|
|
Il video con il racconto di Rosaria Di Gaetano, docente di Lettere della scuola media dell'IC di Sorisole (Prima Parte)
|
|
|
|
|
|
I DOCUMENTI DELLA RETE
|
Manifesto del Movimento della Rete nazionale di Scuole Barbiana 2040
|
|
|
|
Archivio delle Newsletter di Barbiana 2040
|
|
|
|
|
Nella Newsletter vengono condivisi i materiali pedagogici e educativi di approfondimento e di analisi del modello di scuola ispirato dall'esempio di scuola di don Milani a Barbiana.
|
|
|
|
Se anche tu l'hai trovata interessante e utile per il tuo lavoro condividila con i tuoi colleghi.
|
|
La prossima sarà ancora migliore.
|
|
|
|
|
|
Movimento Barbiana 2040
Rete nazionale
di Scuole
|
www.barbiana2040.it
|
|
|
|
|
|
|