La forza della parola sa generare traguardi fomativi

La Rete Barbiana 2024 ha raccolto l’invito ad assistere all’evento conclusivo del progetto “Parlo a te di te”, un momento magico la cui VII edizione si è svolta al teatro “Sanzio” di Urbino, sabato scorso, 11 maggio 2024.
Nello splendido Teatro della città hanno così potuto assistere all’incontro-evento Rosaria Di Gaetano e Rita Fumagalli, in una sala gremita di ragazzi, genitori, docenti e presidi,  venuti anche da fuori regione. Sul palcoscenico la professoressa Francesca Casadei e la professoressa Marianna Vetri, quest’ultima anche vicesindaco della città, hanno proposto nell’ambito del progetto “Parlo a te, di te”, a un evento patrocinato dal Comune di Urbino interamente dedicato e attraversato dalla forza della parola.
La manifestazione abbraccia il lavoro conclusivo dell’anno scolastico dedicato ai bambini di quarta e quinta classe della scuola primaria attraverso l’invito alla lettura del volumetto “Sassi” e ai ragazzi di prima e seconda media invitati alla lettura del romanzo “Solo come un cane”, entrambi realizzati dalla penna dell’estroso autore di narrativa per ragazzi, Antonio Ferrara presente in sala in diretta interazione con il pubblico dei giovani studenti.

Così dalla lettura-nutrimento i giovani protagonisti attraverso la scrittura espressiva e immersiva hanno intessuto il dialogo con i testi proposti, lasciandosi interrogare e narrando il loro vissuto in stretto paragone con i protagonisti delle opere.
Il metodo di scandaglio della parola, ideato e proposto dalla professoressa Casadei, si è palesato nelle parole che sgorgavano cristalline e autentiche dalla bocca dei ragazzi, generate dalla loro esperienza esistenziale posta a confronto con le parole dell’autore, che scorrevano potenti ed evocatrici con la loro forza suggestiva, tra il folto pubblico presente generando un flusso marcato di emozioni.
È stato un grande onore oltre che un piacere carezzevole e significativo essere presenti in rappresentanza della Rete Barbiana 2040 a una tale avventura educativa. L’incontro con l’autore in azione sul palcoscenico e incontrato da vicino, ha rappresentato la meraviglia e lo stupore di veder pienamente coniugato il genio letterario con un’alchimia di immediata fruibilità: Antonio Ferrara ha interagito in dialogo con gli studenti con un approccio cordiale, vicino ai tratti evolutivi della Generazione Z, e in modo fortemente istrionico e giocoso.

La densità della parola, come la sua forza persuasiva hanno scavato nell’animo dei presenti restituendo loro totalmente, tutta la pregnanza del vivere che trova dentro la realtà la sua verità primigenia, e nel libro scritto, la sua sistematicità infallibile.
Quando la parola letteraria genera altra scrittura, si compie un interessante traguardo formativo: i ragazzi diventano capaci di condividere domande, bisogni ed esperienze in un’atmosfera di intima compartecipazione, come è accaduto ad Urbino.
Così le parole prendono carne, vita e divengono specchio per altri, parole in cui riconoscersi e ritrovarsi per tessere una nuova socialità, per una letteratura che nutra di senso la carne della nostra esistenza. Un giovane studente di seconda media ha chiosato l’incontro, commosso dalla lettura del romanzo “Solo come un cane”, con una bellissima canzone rap da lui composta e musicata.
Due percorsi così complementari quello del progegetto Barbiana 2040 e dell’evento “Parlo a te di te” che si arricchiscono vicendevolmente e si configurano come innovazioni rilevanti nel panorama della scuola del terzo millennio.

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