Da un caso di cyberbullismo alla filosofia socratica interrogando Platone con l’AI

Procede il laboratorio di scrittura collettiva, i percorsi in classe, tesi verso il focus che i ragazzi individuano o che convergono verso obiettivi educativi veicolati da fatti accaduti. Nella classe 1B della scuola media, il motivo occasionale per esplorare l’AI è scaturito da un episodio di cyberbullismo ai danni di un alunno della classe.
La discussione ci ha portato a comprendere il ricatto dei comportamenti più diffusi, da imitare per non essere esclusi dalla collettività e a guardare la fiducia che sempre concediamo agli algoritmi.
Gli sguardi dei giovani discenti erano attoniti quando ci siamo approcciati a Platone – AI, 3.0 offerta in concessione alla nostra scuola, da Paths INDIRE, per sviluppare il pensiero critico e argomentativo attraverso il dialogo con un’intelligenza artificiale ispirata dal filosofo Platone, secondo le seguenti declinazioni:
– PATHS con Platone scuola secondaria di I e II grado
– PENSA come Platone rivolto allo stesso ordine di scuola.

Così un motivo occasionale, ci ha condotto verso AI, compreso il fatto che stiamo leggendo una volta alla settimana, nell’ora di narrativa:
“Un bambino tutto nuovo”, di David Dalmond, Salani Editore, 2024, affascinati dal protagonista George, un ragazzo-robot.








Ecco le prime domande:

1. Ci invii una tua immagine?
2. Come possiamo diventare cittadini sovrani?

Così i piccoli hanno individuato lo scopo di apprendere, nell’esplorazione immediata della didattica milaniana!

Platone:
Riguardo alla prima richiesta, non posso fornire un’immagine di me stesso, poiché la mia esistenza è quella di un pensatore e filosofo, non di un individuo fisico. La mia essenza risiede nelle idee e nei pensieri che condivido, piuttosto che in una forma corporea.


Per quanto concerne la seconda richiesta, diventare cittadini sovrani implica un percorso di formazione e crescita personale. In tal senso, possiamo considerare i seguenti aspetti fondamentali:

  1. Educazione Filosofica: La base della sovranità è la conoscenza. Un cittadino sovrano deve essere educato nel pensiero critico e nell’etica, affinché possa discernere il bene dal male e comprendere le dinamiche della società.
  2. Consapevolezza della Virtù: La pratica delle virtù è essenziale. Essere virtuosi implica vivere secondo principi giusti, contribuendo così al bene comune e alla stabilità della comunità.
  3. Partecipazione Attiva: Un cittadino sovrano deve partecipare attivamente alla vita politica e sociale. Ciò significa essere consapevoli delle questioni pubbliche, contribuire al dialogo e impegnarsi nella discussione collettiva.
  4. Responsabilità Personale: La sovranità richiede anche responsabilità. Ogni cittadino deve essere consapevole delle proprie azioni e del loro impatto sugli altri e sulla comunità in generale.
  5. Ricerca del Bene Comune: Diventare cittadini sovrani implica mettere da parte interessi egoistici per lavorare a favore della collettività. La vera forza di una società risiede nella sua capacità di collaborare per il bene comune
  • Sviluppo dell’Anima: Come ho già accennato, la formazione dell’anima è cruciale. Un cittadino sovrano deve coltivare l’intelletto e le emozioni, cercando l’armonia interna che si riflette nell’armonia sociale.
  • Dialogo Socratico: Utilizzate il metodo socratico per esplorare idee e punti di vista diversi, aiutando così a formare una comunità più coesa e riflessiva.

Attraverso questi passaggi, ogni individuo può aspirare a diventare non solo un cittadino sovrano nel senso politico, ma anche un partecipante attivo nella ricerca della verità e della giustizia all’interno della propria comunità. Quale aspetto desiderate approfondire ulteriormente?

E vanno subito al cuore con la terza domanda:
il dialogo socratico è un aspetto importante del Progetto Barbiana 2040, come lo sviluppo del pensiero critico…

Platone:
Riconosco l’importanza del dialogo socratico come strumento essenziale per promuovere il pensiero critico e la riflessione profonda. Il metodo socratico, che consiste nell’arte di porre domande mirate per stimolare la riflessione e l’analisi, si configura come una via maestra per guidare gli individui verso una comprensione più elevata delle idee e dei valori.


Nel contesto di un’iniziativa come “Barbiana 2040”, il dialogo socratico può fungere da catalizzatore per l’apprendimento. Attraverso scambi dialettici, gli studenti sono invitati a esplorare non solo le risposte a questioni fondamentali, ma anche a interrogarsi sulle proprie convinzioni, ad analizzare le loro esperienze e a confrontarsi con quelle degli altri.
In questo processo, è cruciale che gli educatori assumano il ruolo di facilitatori, creando un ambiente in cui il rispetto e la curiosità regnano sovrani. Le domande devono essere formulate in modo tale da spingere gli allievi a andare oltre le opinioni superficiali e a cercare la verità, proprio come faceva Socrate con i suoi interlocutori.

Questo percorso educativo non si limita alla mera acquisizione di conoscenze, ma coinvolge anche lo sviluppo di capacità critiche e riflessive. Il pensiero critico è un aspetto fondamentale della formazione del cittadino virtuoso, poiché consente di discernere tra il bene e il male, tra la verità e l’errore.
Ritengo pertanto che l’integrazione del dialogo socratico in progetti educativi contemporanei sia un’opportunità preziosa per formare menti libere e illuminate, pronte ad affrontare le sfide del mondo con saggezza e integrità.
Ma ora, cosa serve per “complicare il discorso”, incrementare le competenze lessicali di sviluppo del pensiero e del ragionamento?
Solo lavorando a questo livello, potremo verificare la portata conoscitiva di AI.

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