Tecniche di scrittura a confronto. E prove di scrittura collettiva fra docenti. Nell’ambito del convegno di Genova, una seconda parte dei lavori prevedeva infatti laboratori fra insegnanti sulle differenti tecniche di scrittura e sulle diverse tecniche di dialogo. I docenti formatori della Rete Barbiana 2040 hanno condotto laboratori sulla tecnica della scrittura collettiva come percorso e processo didattico per impostare e favorire il dialogo e il confronto in classe fra studenti e alunni, partendo dal motivo occasionale e rispettando il principio dell’aderenza alla realtà.
Ecco di seguito l’inizio dei tre testi di scrittura collettiva prodotti dai tre gruppi di docenti.
1 – DIALOGO
Fallirai nell’attimo in cui l’abbatterai*
(* Bibliomanzia da Giorgio Caproni)
Nel dialogo la percezione fa la differenza, come l’immedesimazione nella polifonia del sentire e del sentirsi: io ti ascolto e mi hai colpito.
In un ambiente accogliente non giudicante, dialoghiamo ascoltando. L’accordo polifonico di cui sono portatore dialoga con la facilità di esporsi e condividere i punti di vista altrui: io ti ascolto e ti comprendo in me.
In un clima di rispetto, si dialoga per collaborare. lo scontro si evolve in confronto, stimolando riflessioni e possibili connessioni tra posizioni differenti: io ti ascolto e mi comprendo.
2 – SIAMO TUTTI UMANI
Nella parola tutti emerge l’individuo che ha bisogno del gruppo, perché l’essere umano è un “animale sociale”. Il gruppo può aiutare a non sentirsi soli: la possibilità di discutere e confrontarsi stando nella concretezza riduce la tentazione di resa per l’ansia.
Per qualcuno la chiusura all’altro può nascere dalla non accoglienza di se stessi. La consapevolezza può generare un contagio positivo. A volte non è facile restare ad ascoltare quando si hanno molte cose da dire e/o trovi un appiglio, o più, nelle parole altrui. Il dialogo è una danza che crea apertura. Vivere questa danza è un’emozione grande perché sappiamo di non essere soli e ci sentiamo più forti. Insieme si può fare, anche se piano piano. La polifonia è una meraviglia quando c’è armonia.
3 – ASCOLTO
L’ arte dell’ascolto è un talento, ma si può imparare e affinare. Non solo la parola, anche l’ascolto è un mezzo per indicare che esisto.
Se si dà apertura all’ascolto, si può amplificare la voce di tutti: per riuscire ad ascoltare gli altri ho bisogno di imparare ad ascoltarmi.
Bisogna ritrovare il senso del nostro agire
La terza giornata è stata dedicata ad una riflessione sulle tre metodologie mettendo a fuoco somiglianze e differenze.
È davvero interessante come queste tre metodologie – pratiche dialogiche, MNR (metodologia della narrazione e della riflessione) e la scrittura collettiva di Barbiana 2040 – si integrino per promuovere un ambiente di apprendimento inclusivo, motivante e riflessivo.
L’ascolto e il dialogo sono due facce della stessa medaglia e sono il cuore che accomuna le tre pratiche che promuovono libertà, autonomia e pensiero critico.
In tutte e tre gli approcci i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze sono parte attiva del processo di apprendimento, persone non solo alunne e alunni che crescono in una comunità di pratiche.
Le pratiche dialogiche sono particolarmente affascinanti per la loro capacità di affrontare l’incertezza e di promuovere un dialogo aperto senza la pressione di trovare soluzioni immediate. Questo può essere molto utile per sviluppare la tolleranza all’incertezza e la capacità di stare con ciò che emerge, competenze cruciali nel mondo di oggi.
La metodologia della narrazione e della riflessione (MNR) e la scrittura collettiva aggiungono un ulteriore livello di struttura e riflessione, con un’attenzione particolare a rispettare la grammatica della sintassi, il lessico, l’ordine sequenziale delle parole; la scrittura collettiva ha in più la produzione di un testo scritto patrimonio della comunità dialogante che diventa manifesto identitario del gruppo.
Questo non solo rafforza le competenze linguistiche, ma crea anche un senso di identità e appartenenza al gruppo.
Queste pratiche sono strumenti potenti per creare un ambiente di apprendimento dinamico e coinvolgente. Promuovono la metacognizione, permettendo agli studenti di riflettere sul proprio processo di apprendimento e favoriscono un apprendimento attivo, dove i bambini e i ragazzi sono partecipi e protagonisti del loro percorso educativo di crescita formativa.