Dall’ “io” al “noi”: ecco come (e quando) una classe di bambini si trasforma in Koiné

All’inizio erano semplicemente in quattordici singoli. Bambini e bambine che si incontravano ogni giorno in aula, ciascuno con il proprio zaino pieno di timori, forse paure, desideri. Ma nella 4B di Sorisole, sottolinea il percorso che vi presentiamo, qualcosa è cambiato: la classe è diventata gruppo, e oggi sta diventando una koinè. Non solo un insieme di persone, ma una comunità viva, con un’identità collettiva che si costruisce giorno dopo giorno.
Lo raccontiamo qui con forza e consapevolezza gli stessi alunni, le famiglie, io stessa come docente e guida di questo percorso, tutte persone che abbiamo condiviso un percorso di crescita attraverso il laboratorio di scrittura collettiva. Un percorso dove la parola, è stato scoperto, non serve solo a comunicare, ma a creare legami, riconoscersi, condividere significati. Dove ogni bambino ha imparato che il suo “io” può farsi parte di un “noi” più grande.
Il cammino verso la koinè — parola greca che indica una lingua comune, un senso condiviso — è fatto di relazioni, fiducia, empatia. Non nasce da ordini o istruzioni, ma da visioni condivise. Lo dice bene la citazione di Saint-Exupéry scelta per concludere la nostra esperienza: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna… ma insegna loro la nostalgia del mare”.
In questa classe, la nostalgia del mare si chiama comunità. E passa dalla comunicazione aperta, dai progetti comuni, dalla capacità di risolvere i conflitti senza dividere, dalla collaborazione costante con le famiglie.
La 4B oggi non è più solo un’aula con dei banchi. È diventata un luogo in cui si cresce insieme. Un piccolo laboratorio di cittadinanza attiva e solidale, dove il futuro si scrive già al presente.

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