L’utopia entra in classe: esplorare il possibile in un viaggio fra parole, idee e futuro 

L’idea chiave della utopia pedagogica è trasformare la scuola da un’istituzione che omologa e valuta i saperi in un ambiente che favorisce l’esplorazione, la creatività e la crescita individuale. Una scuola, quindi che non solo insegna, ma soprattutto impara, adattandosi ai bisogni e ai percorsi di ogni studente.
La classe 4B della scuola primaria di Petosino ha provato a seguire questo percorso per trafsormare il modo di fare scuola. Lo ha vissuto attraverso un’esperienza immersiva straordinaria attorno alla parola Utopia.
E’ stato un progetto di ricerca-azione durato settimane, nato da un approccio filosofico ed educativo incentrato sul pensiero critico, sulla condivisione e sull’immaginazione attiva. Partendo dalla parola sconosciuta, gli alunni hanno costruito un percorso fatto di domande, ipotesi, confronti lessicali, etimologici e storici, stimolati da letture (come Viaggio per Utopia, I misteri dell’isola di Utopia, Le città invisibili di Calvino), film (Zootropolis), laboratori creativi e giochi di ruolo.
Il percorso ha intrecciato filosofia, linguaggio, cittadinanza, sostenibilità e progettazione partecipata: i bambini hanno costruito mappe concettuali, città immaginarie, testi collettivi, approfondimenti con l’AI e incontri con autori, fino a ideare la loro città ideale: SMART, un luogo sostenibile, accessibile, resiliente e tecnologico dove regnano gentilezza, democrazia e creatività.
Il progetto ha incluso momenti di valutazione, restituzione pubblica e perfino una settimana scolastica “utopica”, culminata in una giornata autogestita dai bambini stessi. È stato un vero laboratorio di cittadinanza attiva e pensiero progettuale, dove le idee sono diventate azioni e i sogni si sono trasformati in strumenti per guardare al futuro con speranza e consapevolezza.

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