
Mi chiamo Stefania Galotto, sono una docente di scuola primaria e quest’anno ho insegnato in una classe quinta composta da 16 alunni, 7 femmine e 9 maschi, molti dei quali presentano differenti problematiche sia di ordine comportamentale che degli apprendimenti e in cui è inserito un alunno DA.
A partire dal mese di dicembre ho partecipato a una formazione sulla scrittura collettiva (secondo il metodo Barbiana) tenuto dalla docente e formatrice della Rete Barbiana 2040, Elide Panzeri presso il mio Istituto Comprensivo (“Rita Levi Montalcini” di Missaglia).
La curiosità verso la nuova metodologia presentata e la passione per l’insegnamento dell’italiano mi hanno spinto a tentare questa esperienza con le mie alunne e i miei alunni, poiché l’ho ritenuta una buona opportunità di cimentarsi nella scrittura attraverso un approccio innovativo e non convenzionale che, superando le performance individuali, li facesse sentire liberi di esprimersi.
Ho colto l’occasione dell’organizzazione di un evento per gli alunni della scuola dell’Infanzia e ho scelto l’argomento: “Che cos’è la scuola?”, in vista della produzione di un libro da lasciare in eredità ai futuri alunni di prima.
Sono partita dalla visione del film animato ”La favolosa storia di Barbiana” prodotto da Rai Kids su don Lorenzo Milani e ho chiesto ai ragazzi di scrivere sui tre fogliolini un’idea, un pensiero o una parola che li avesse colpiti; secondo questo sistema ho dato altri stimoli sia visivi che verbali ( il film “Vado a scuola”, discussioni collettive sull’argomento, ricerche sul web, intervista a una compagna che ha frequentato una scuola parentale) allo scopo di riflettere insieme sull’importanza della cultura e della formazione fino alla definizione di che cosa rappresenti per ciascuno di loro la scuola.






Dopo essersi documentati, aver fatto ricerche a casa e a scuola e aver discusso dell’argomento, i miei studenti hanno iniziato a suddividere i fogliolini per titoli eliminando i doppioni. Poi divisi a gruppi hanno scritto al computer il materiale rimasto dopo la scrematura.
A questo punto è iniziato il momento di correzione collettiva attraverso la proiezione alla LIM degli elaborati scritti: lettura e rilettura delle frasi, sistemazione morfo-sintattica e ortografica, ricerca di termini specifici attraverso l’uso del vocabolario anche per evitare ripetizioni, arricchimento delle frasi o cancellazione delle parti poco significative, lettura finale del testo prodotto e impressioni a caldo. Questa è la fase più importante in cui davvero si manipolano i pensieri e le parole, in un lavoro onnicomprensivo di tutte le abilità necessarie in campo linguistico e, per me, la più significativa poiché mi sono resa conto di quanto stessero sperimentando la costruzione sintattica e l’auto correzione ortografica dei loro pensieri.
Quasi tutti hanno partecipato, chi con un’alta frequenza sovrastando un po’ gli altri, chi solo sollecitato; in ogni caso ho osservato con piacere che nei loro contributi non ci fosse ansia del giudizio ma desiderio di esserci e di esprimersi.
Questa esperienza ha richiesto circa due mesi e mezzo di lavoro, a cadenza settimanale, con qualche periodo di pausa.
E’ stato prodotto un libro con Book creator, successivamente stampato in formato PDF e consegnato ai piccoli della scuola dell’infanzia in occasione degli eventi letterari e teatrali organizzati nella mia scuola durante la settimana della lettura a fine maggio.
Alunni e insegnanti hanno apprezzato moltissimo il dono.
Io, il mio team e i nostri alunni ricorderemo con particolare piacere questa esperienza.
ECCO DI SEGUITO IL TESTO DEL LIBRO SCRITTO DAGLI ALUNNI E SCARICABILE IN FORMATO PDF