
Nella nostra classe, la classe 5G (plesso Lotto) dell’Istituto Comprensivo “A. Lanfranchi” di Sorisole, stiamo discutendo, dialogando e scrivendo collettivamente.
In questo momento siamo disposti con i banchi a cerchio per vederci, per parlare guardandoci negli occhi, per ascoltarci e per rispettare il turno di parola.
Abbiamo usato dei fogliolini per appuntare parole e frasi personali di libri, filmati e discussioni. Ci sono serviti a scrivere delle riflessioni utili per creare questo testo.
Abbiamo iniziato a parlare di amicizia quando in un momento un po’ difficile ci ferivamo con le parole rispetto ai nomi, ai cognomi, ai soprannomi e alle nostre caratteristiche fisiche. Ci sentivamo tristi, arrabbiati e presi in giro senza capire il motivo.
Inizialmente abbiamo letto diversi libri, tra cui albi illustrati, narrativa e testi poetici. Tutti i libri che abbiamo letto parlano di amicizia. Abbiamo cercato su internet il capitolo 21 del libro “Il piccolo principe” consigliato dalla maestra; da quel capitolo abbiamo ricavato queste frasi e riflessioni:
“Che cosa vuol dire addomesticare?”
Addomesticare significa: creare legami nuovi, migliori e anche avere un’altra vita, cioè quando sei a casa i tuoi genitori ti danno dei limiti invece quando sei con il tuo amico ti senti libero e hai più connessioni. Pratichi i tuoi passatempi in un modo ancora più divertente, a volte si rinuncia anche ai propri hobby per stare con i tuoi amici. Addomesticare vuol dire essere unici perché prima lo calcolavi come una persona qualunque e adesso che è tuo amico è una persona speciale. Significa anche donare amore lentamente, per esempio, quando incontri una persona non la inviti subito a casa tua ma sei un po’ timido, poi pian piano ci si conosce meglio e inizi a trascorrere sempre più tempo insieme, così diventerete grandi amici.
“Se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata”
Quando trovi un amico è come trovare una luce che illuminerà la tua vita. Con alcune persone diventi amico in meno tempo e invece con altre ci metti di più. Certe persone fanno fatica a creare legami e ci mettono più tempo. Quando trovi un amico trovi un tesoro inestimabile e irripetibile. A volte può succedere che un amico sembra vero ma in realtà non ti ritiene importante e si approfitta di te. I veri amici invece: consolano, sostengono e aiutano i propri amici, non cambiano la tua vita come decidono loro. A volte dicono anche no per aiutare l’amico a capire che sta sbagliando, ma non è sempre facile.
“…è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa importante”
Il tempo che hai perso per curare la tua amicizia non è perso ma serve per coltivare una relazione. Per esempio, il piccolo principe ha dato molto amore alla sua rosa. Lui ha curato e cresciuto con impegno la sua rosa perché era una relazione unica, perché l’amicizia è la vita.
Per coltivare un’amicizia non basta vedersi una volta ma bisogna incontrarsi più volte: noi coltiviamo le nostre amicizie a scuola vedendoci tutti i giorni da 5 anni o anche di più.
Non ci incontriamo solo a scuola ma anche in altri contesti per esempio: a casa, in palestra, al parco ecc.
Alcuni di noi hanno condiviso come coltivano la loro amicizia:
“Tutti i lunedì vado dalla mia vicina di casa perché siamo sole e trascorriamo tempo insieme”;
“Ogni volta che ho pallavolo invito il mio migliore amico a casa mia, così possiamo stare insieme”;
“Quando vado all’allenamento di calcio arrivo prima per divertirmi con i miei amici”;
“Quando mia cugina arriva a casa di mia nonna al posto di guardare il Tablet gioco con lei”.
“Ci guadagno…il colore del grano”
Questa frase ci ha fatto riflettere sulle parole della volpe. Lei disse che ci guadagnava il colore del grano, quindi alla volpe rimaneva un ricordo felice, questo è un insegnamento: un amico non si perde mai perché rimangono i ricordi di quello che si è passato insieme.
I RICORDI DELLE NOSTRE AMICIZIE
