Fiducia in classe: un bene raro. L’abbiamo scoperto insieme

Concludendo un laboratorio di scrittura collettiva in una prima classe di scuola secondaria di primo grado, ho costatato che fosse urgente ricostruire la trama sfilacciata delle relazioni. La percentuale di chi si fida serenamente dell’ altro è bassa: l’abbiamo scoperto insieme attraverso dati rappresentati con grafici come areogrammi e istogrammi.
Ma la sorpresa per tutti è stata la scoperta che la realtà stessa si piega ai nostri capricci, rimane  nostra alleata e concorre al nostro cambiamento.
Grande consolazione e incentivo per noi che pratichiamo la pedagogia dell’aderenza!
Ecco il testo generato in classe attraverso la tecnica della scrittura collettiva.

L’amicizia per noi, come per tutti è molto importante, utile e difficile da trovare, da costruire e da mantenere.
Batman e Robin, Gilgamesh e Upnashtim, Achille e Patroclo sono esempi viventi e conosciuti dell’amicizia vera e pura. Batman e Robin si coprono le spalle a vicenda, Gilgamesh e Utnapishtim quando uno dei due muore, l’altro cerca l’immortalità, anche Achille quando Patroclo muore, vuole vendicarlo, uccidendo Ettore.
Tutti questi personaggi sono disposti a tutto, anche a dare la vita, per salvare l’amico fedele.

Per comprendere che il cambiamento di una persona dipende sempre da un’altra, abbiamo visto un video che si intitola “ GIVELN TO GIVING”.  Eccolo qua sotto.


Si tratta di una specie di fumetto in cui il protagonista è un uomo serio e cupo che si disinteressava degli altri, ma quando un’anziana, intelligente e simpatica vecchietta, gli afferra il braccio per chiedergli aiuto per attraversare la strada, immediatamente diventa generoso cambiando il suo modo di essere e il suo stile di vita. Non è più indifferente al mondo esterno, ma comprende la bellezza di aiutare, soprattutto dopochè la signora gli stringe la mano, ripercorre tutti i suoi gesti superficiali.

Prima tiene aperto l’ascensore ad una signora sconosciuta, per strada recupera il palloncino che vola ad una bambina, poi arresta il carrello di uno sconosciuto che correva sul marciapiedi, aiuta a pulire in modo solare, la spiaggia dalle cartacce e prende da una bancarella un mucchietto di volantini da distribuire alla gente.
Così, dopo l’incontro con la vecchietta tenera e gentile , compie quello che prima nemmeno osava pensare e tanto meno compiere, verso tutti.
Addirittura arriva a praticare un gesto nuovo per imitare l’atteggiamento dell’anziana signora nei suoi confronti: si finge cieco e chiede aiuto sulla strada, per stimolare un’altra persona a cambiare, come è accaduto a lui.

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